
Tumore al seno: quale dieta adottare?
Il tipo di nutrizione gioca un ruolo fondamentale per il nostro benessere psico-fisico soprattutto nel caso specifico della donna con un tumore al seno.
Non solo infatti gli alimenti sono in grado di determinare effetti a breve termine sul nostro stato di salute, ma sono anche in grado di interagire con il nostro genoma causando cambiamenti permanenti ed ereditabili (mutazioni). Per questo motivo si dice che “L’alimentazione è un fattore di rischio”, fortunatamente però, le nostre abitudini alimentari sono modificabili, possiamo quindi fare ogni giorno scelte nutrizionali sagge che possano proteggerci dal rischio di recidive o, meglio ancora, impedire l’insorgenza di qualsiasi forma di tumore .
Nel caso specifico della donna, le variazioni ormonali cui è soggetta quotidianamente determinano esigenze nutrizionali ogni giorno differenti, specie nei casi in cui è presente la patologia oncologica, di cui dobbiamo assolutamente tenere conto.
É necessario quindi fornire tutti i nutrienti necessari ai fabbisogni giornalieri al fine di garantire il miglior equilibrio emozionale – fisico – nutrizionale in ogni fase della vita e per ogni età.
Come fare? Di seguito troverete alcuni consigli a carattere generale.
Vi ricordo, inoltre, che:
– alcuni dei parametri ematici (trigliceridemia, colesterolemia, glicemia) possono rientrare nei range di normalità seguendo uno stile alimentare controllato e bilanciato (ad eccezione di tutti quei casi in cui i valori sono alterati a causa di fattori genetici predisponenti o altri);
– l’integrazione di alcuni micronutrienti spesso può risultare inutile (e addirittura dannosa) se non calibrata bene assieme al proprio Nutrizionista e/o Medico. I migliori integratori sono infatti acqua, frutta e verdura!;
– seguendo uno stile alimentare vario ed equilibrato, migliorando la propria idratazione e facendo attività sportiva, è possibile migliorare situazioni di irregolarità intestinali, cui troppo spesso le donne sono soggette.
Linea guida per uno stile alimentare sano prima e dopo il tumore al seno:
- Non ingrassare e mantenere nei range di normalità il proprio peso e la circonferenza vita (dovrebbe essere minore di 88 cm)!
- Eliminare lo zucchero da cucina e tutti gli zuccheri semplici non provenienti dalla frutta: bibite gassate, the in bottiglia, succhi di frutta, biscotti, alimenti in scatola, caramelle, dolci (preferire dolci artigianali raramente).
- Non utilizzare farine raffinate. Ricordo che il grado di raffinazione della farina di frumento tenero viene indicato con le seguenti diciture: farina tipo 00, tipo 0, tipo 1, tipo 2, tipo integrale (dal più raffinato al meno raffinato). Andranno quindi preferite le farine di tipo 2 o, meglio ancora, di tipo integrale oppure farine “di grani antichi” (Solina, Senatore Cappelli ecc.).
- Preferire cereali integrali da alternare alla classica pasta: farro, orzo, quinoa, miglio, avena, riso, grano saraceno, amaranto ecc… .
- Utilizzare anche farine “meno convenzionali”: farina di grano saraceno, farina di segale, farina di ceci…
- Eliminare salumi e carni trasformate: salame, mortadella, bresaola, prosciutto crudo e cotto, wurstel ecc.
- Limitare il consumo della carne: poca e raramente, ma di qualità.
- Ridurre il consumo di latticini: sono infatti un alimento ad azione ormonale. Aumentano i livelli di androgeni, l’infiammazione, la ritenzione idrica. Preferire eventualmente latticini freschi, magri e di origine controllata.
- Consumare frutta fresca e secca, verdure cotte e crude quotidianamente
- Prediligere pesce, uova bio e legumi come fonti proteiche.
- Aggiungere spezie ed erbe aromatiche ad ogni pasto. In particolar modo si può utilizzare la curcuma associata ad un pizzico di pepe nero (per aumentare la biodisponibiltà della curcumina, principio attivo della curcuma). La curcuma infatti : Contribuisce alla riduzione di colesterolemia e trigliceridemia; Riduce i livelli plasmatici delle citochine proinfiammatorie: IL-1, IL-6, TNFα; Risulta essere un’ottima alleata per la prevenzione dei tumori: svolge infatti azione antiinfiammatoria, induce l’apoptosi e inibisce l’angiogenesi (meccanismi che sono alla base della cancerogenesi).
- Utilizza alimenti ad azione antiinfiammatoria: zenzero, curcuma, estratti di verdura, verdura cruda (finocchio, sedano, prezzemolo, carote radicchio).
Le seguenti linee guida potranno ovviamente non essere valide in tutti i casi. Necessaria è infatti la personalizzazione del proprio stile alimentare, da valutare assieme al proprio nutrizionista.Per approfondire l’argomento vi consiglio di visitare anche i siti WCRF- WORLD CANCER RESEARCH FUND
E voi, quanti di questi 12 consigli applicate nella vita di tutti i giorni?
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